martedì 30 agosto 2011

Il referendum di Cassibile "Finalmente l'epilogo"

Cassibile – Fontane Bianche, capitolo secondo.
Dopo aver intervistato ieri
il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, sul referendum che domenica 9 ottobre deciderà se nascerà o meno la nuova realtà amministrativa, BlogSicilia ha contattato il consigliere comunale di Fli Paolo Romano (nella foto), uno dei promotori dell’autonomia cassibilese.
- Finalmente il referendum, non è così?
“E sì. Si tratta del coronamento di un lungo percorso politico-culturale. E se ne apre un altro, in cui protagonista sarà il responso del popolo di Cassibile. Siamo convinti che la gente risponderà positivamente al referendum. Noi promotori, in attesa di quella data, saremo fortissimamente impegnati nella campagna elettorale per spiegare le motivazioni, in quanto convinti che con l’autonomia Cassibile possa avere il riscatto meritato che non ha avuto in questi anni“.
- Il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, la pensa diversamente…
“Il primo cittadino fa legittimamente il suo dovere. Sta difendendo il suo territorio. Ma Visentin deve anche concedere ai cittadini la possibilità di esprimersi, perché è una situazione che va chiusa. Da 30 anni si parla, si lotta, si continua su questo discorso senza giungere a nulla. Siamo all’epilogo ed attendiamo con trepidazione il responso dei cittadini”.
- Parlando della possibilità che in Sicilia nascano nuovi Comuni, come quello di Cassibile e piano Tavola, Visentin ha fatto riferimento all’incoerenza con il dibattito sul taglio dei costi della politica. Che ne pensa?
Non metto la discussione sul piano di questi costi. È vero, potremo anche decidere di erogare nessun emonumento ma non si può porre la questione dei nuovi Comuni in questi termini. I costi della politica sono ben altro, come la mala gestione dei soldi, spesso spesi senza logica. Non certo i 30 o i 50 euro lordi che si danno al consigliere quando fa una seduta”.

fonte http://www.siracusa.blogsicilia.it/

1 commento:

  1. Speriamo che l'impegno di certe persone non abbia il fine di una corsa alle poltrone.

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